L’UOMO VERDE

Da qualche tempo ho preso a guardare, osservare e cercare immagini del cosiddetto UOMO VERDE. Mi erano passate davanti agli occhi per anni foto, riproduzioni, su libri e soprattutto sul web di antichi volti umanoidi contornati da fogliami, tralci, rami che uscivano da parti, dagli organi stessi, ma specialmente dalle facce degli uomini verdi o uomini foglia.

Li avevo spesso soltanto considerate forme decorative, curiose, diffuse specialmente in Inghilterra, in Francia e Germania, composte come sculture in vari materiali, specie in pietre e marmi e talora in leghe di metalli. Erano state posate, fissate su soffitti, spesso come chiavi di volta, su muri come sovraporte di edifici religiosi e civili, a volte, anzi spesso, fuse in ottone o in bronzo come maniglie di battenti di grosse porte.

Si sono ripetute queste forme, per secoli, in infinite variazioni, grottesche e non, paurose o quasi comiche, caricaturali di volti difformi o buffi che si adornavano di fogliette e rami partoriti dalle bocche stesse, dai nasi, dagli occhi.

Pare che una delle prime figurazioni di questi singolari emblemi decorativi sia un mosaico bizantino del III° secolo in Asia Minore, ora Turchia, ove un bel volto maschile forse di divinità é adorno di una barba favolosa che va trasformandosi in forme vegetali. Ancora nell’area della prossima Asia, in Iraq, tra le grandiose rovine di Hatra, esiste il notevole volto di un uomo verde del II° secolo, con accanto scritte in aramaico.

Ed il mito del Uomo Verde – The Green Man pare sia ancora vivo in Inghilterra e in Germania ove talora lo si festeggia, mescolato alla figura dell’Uomo Selvatico, coperto di foglie, come il nostro Omo Servadego, in Veneto.

Sono stato colpito davvero da tante di queste figure, quasi più nell’inconscio che dal fascino dell’immagine decorativa. Mi vado chiedendo ora che cosa rappresenta davvero per me questo GREEN MAN, nel profondo, e per scoprirlo vado disegnando e dipingendo da qualche tempo i miei UOMINI VERDI. Penso che mi sia vicina la filosofia e il movimento ambientalista che vedono l’essere umano come una piccola parte, un essere di questa Natura, non come padrone e signore del pianeta Terra. Nel ricercare su questo tema mi impegno e scavo dentro di me abbandonandomi al subcosciente per osservare dopo, finito il lavoro, cosa ne verrà fuori. Passerò poi tra poco a fare figure in tre dimensioni, in materiali leggeri, su questo tema, che poi pubblicherò. E per ora pongo qui alcuni dei miei ultimi lavori sul tema.

Aggiungo ora il 23 dicembre un altro UOMO VERDE che ho disegnato ieri, e di cui sono piuttosto soddisfatto. L’ho voluto disegnare in bianco e nero, a china, come facevo più frequentemente un tempo e ne sono soddisfatto, ne farò altri ancora.

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