Dietro lo specchio, oltre il riflesso… un nuovo romanzo che nasce in un ascensore

uno dei bozzetti che ho ideato e disegnato per illustrare questo mio nuovo romanzo

Nel 1922, cioè nel 2022, (avevo sbagliato secolo… è una questione subdo/temporale), ho iniziato a dibattermi su di un nuovo testo, una nuova storia che da alcuni mesi ho terminato, corretto, rivisto, ricorretto et cetera.  Avevo una gran voglia di scrivere anche di pittura, come ovvio, ed in particolare di quella pittura non ufficiale, ma nota gli appassionati, detta Art Autre o Art Brut ed anche Outsider Art, a volte vagamente nascosta tuttavia esposta anche in grandi collezioni come quella conservata nella Collection de l’Art Brut a Losanna, praticamente creata con i dipinti, gli oggetti raccolti in vari anni dall’artista francese Jean Dubuffet. È stata una generosa donazione che ho visitato non solo con interesse, anche con grande passione e mi ha ancora di più incoraggiato a cercare di penetrare in un mondo un poco appartato, sui generis, cioè nell’Arte dei cosiddetti folli. Ora in diverse città d’Europa esistono musei simili, nati quasi tutti dall’influenza che ebbe la raccolta di Losanna e nella cultura della metà del Novecento dall’opera L’arte dei folli (Bildnerei der Geisteskranken, Berlin, 1922) dello psicoterapeuta amante dell’arte Hans Prinzhorn.

Mi son così imbarcato in una folle avventura, narrando di un architetto, Ugo, che lavora in una piccola ma sicura banca di Losanna, la B&B, ove ha la funzione prima di consulente tecnico e poi di Art Advisor, e che insoddisfatto del ruolo che ha come consigliere dei clienti negli investimenti nelle solite vecchie o moderne preziose opere d’arte, ben quotate, che lo hanno stufato, desidererebbe creare un ramo audace della Banca medesima che si dedicasse alla creazione, organizzazione e commercio, diffusione di lavori di Outsider Art di cui è oramai preso, coinvolto e innamoratissimo. Questo mio protagonista Ugo, per una sua smania, quando è solo nello scintillante e specchiante ascensore della banca sovente si scatta dei selfie. Succede che, appoggiandosi alla parete lucidissima dell’ascensore, questa, per una forma di singolare sortilegio, lo faccia più volte scivolare, catapultare in dimensione autre, ove incontra personaggi illustri e colti e bizzarri del passato, anche lontano, spesso artisti e poeti, che lo interrogano, confutano certe sue scelte, lo ammoniscono, e talora lo confrontano seriamente, in modo anche rovente e audace. Per queste singolari trasposizioni di vita Ugo si trova a vivere quasi due esistenze su piani diversi, una sotterranea a colloquio con i suoi eterodossi ed eterei consulenti, che si anima nel suo profondo ed una più reale e ardua nell’ufficio, con dirigenti, clienti e colleghi, nelle strade di Losanna e nella vita con la sua amata moglie, molto vivace intellettualmente.

Altro, come ovvio, non voglio qui narrare, ma aggiungo alcuni bozzetti, molto provvisori, che ho elaborato per illustrare il testo, (oramai non posso farne a meno perché le mie storie le vedo, ci cammino dentro…) e che lancio su questa piattaforma volante per incuriosire e dilettare qualche passante, passeggero, curioso, amante delle arti anche dei folli degli extra/vaganti dei curiosi degli esploratori di angoli nascosti della psiche.

Il mio testo, la mia storia è in attesa di valutazione presso una casa editrice che già pubblicò un mio romanzo.

Lascia un commento